Sotto: vari esempi di soggetti maschi e femmine di varia età e tipologia tutti dentro lo standard della razza













LO STANDARD
Questo è lo standard stilato da uno dei "padri" della "razza", Daniele Santoni, ed approvato dall'Independent Kennel Club in data 10/11/2014, anche con le successive modifiche (2015/2016/2017):
STANDARD UFFICIALE STAFFORDSHIRE ITALIANO (IKC)
IMPORTANTE: Gli Standard IKC devono essere presi come un riferimento, un aiuto nella selezione, mai essere considerati un dogma da seguire alla cieca, poichè solo la bontà delle performance sul campo identificano il soggetto tipico della propria razza, tipologia e cross.
INTRODUZIONE: Lo Staffordshire Italiano è un cane da lavoro, quindi sarà proprio quest’ultimo a valutarne - sul campo e nei trial - le effettive doti genotipiche e di corretta conformazione. E' giusto ricordare che questi cani non devono essere considerati una "razza" nel senso comune del termine, perchè il loro punto di forza è sicuramente l'eterogeneità della tipologia morfologica ed il vigore ibrido ottenuto miscelando il sangue di varie razze canine. Lo Staffordshire Italiano è concepito per produrre soggetti in linea a questo concetto di allevamento, quindi la loro selezione sarà incentrata su TEST e PROVE utili ad identificare i riproduttori che ne rispecchiano la corretta selezione perseguita, il tutto supportato e ufficializzato dall'Indipendent Kennel Club, registro Italiano che tutela e riconosce lo Staffordshire Italiano.
CATEGORIA: Cani da lavoro
GRUPPO: Cani da difesa ed utilità
CLASSIFICAZIONE MORFOLOGICA: Molossoide, Mesomorfo, Mesocefalo
ORIGINI: Lo Staffordshire Italiano trae origine dallo Staffordshire Bull Terrier Inglese, dal Game Bulldog, dal Bull Terrier e da altre razze opportunamente miscelate tra loro. L'allevamento di questo cane deve tendere a produrre un animale da lavoro polivalente, affidabile e funzionale in accordo con la sua storia evolutiva. Essendo animali di estremo interesse zootecnico, è importante tutelarne la conservazione utilizzando riproduttori rustici, dal tipico carattere e nati da soggetti prodotti senza deleteri e frettolosi incroci estranei alla storia dello Staffordshire Italiano stesso, poichè queste sue qualità genetiche legate al lavoro sono da conservare e da esigere, attraverso precise scelte selettive, alla stregua di antichi beni culturali. Per questi motivi forma, colore del mantello, espressione, ecc, non possono essere considerati come i primari obiettivi della selezione.
LA SUA GENETICA: La base genetica che ha dato vita allo Staffordshire Italiano è composta dallo Staffordshire Bull Terrier Inglese di vecchio tipo (soprattutto Melmars ed Old Sud Africa type), così come da soggetti prodotti con varie combinazioni genetiche dagli allevatori Italiani (soprattutto del Lazio e della campagna Romana) e che hanno sangue - in varia percentuale - di Bull Terrier, Game Bulldog, ecc.
UTILIZZO: Lo Staffordshire Italiano è una cane polivalente e che può essere utilizzato in differenti attività e discipline lavorative, però la sua specializzazione è - e deve rimanere - la difesa del conduttore. Grazie alle sue doti di equilibrio, socievolezza, potenza e resistenza fisica, può essere considerata la razza ideale per chi cerca uno cane attivo ed affidabile in una taglia contenuta, capace di difendere le persone che fanno parte del suo nucleo famigliare e/o di rendersi utile in lavori di ricerca di vario tipo (persone, esplosivi, droga). Il carattere tipico dello Staffordshire Italiano può essere conservato e migliorato esclusivamente tramite l'utilizzo di riproduttori testati nei trial e nel lavoro di difesa.
ASPETTO GENERALE: Lo Staffordshire Italiano è un cane di grande forza rispetto alla sua taglia e, pur se muscoloso, è anche attivo ed agile. Un tipico soggetto deve quindi trasmettere l'immagine di un cane pieno di fuoco e di determinazione, pronto all'azione, ma anche equilibrato e sempre sotto controllo del suo proprietario. Ogni estremismo morfologico tendente a creare un cane statico, rugoso, con gli occhi tondi e globosi, con l'anteriore largo ed impalato, il posteriore arcuato e un muso corto deve essere gravemente penalizzato. In ogni caso l'espressione desiderata deve essere caratterizzata da stop poco accentuato, occhi piccoli ed a forma di mandorla, assi cranio facciali divergenti, orecchie di giusta tessitura e dimensione, ecc.
CARATTERISTICHE DELLA FEMMINA: In questi cani esiste un naturale dimorfismo sessuale, cosa che va mantenuta e selezionata con cura. Le femmine, al primo colpo d'occhio, devono essere riconoscibili da un maschio e pur avendo simili caratteristiche morfologiche e caratteriali, le manifestano in modo diverso, cioè in maniera conforme al genere di appartenenza. A parità di altezza quindi, una femmina tipica sarà più leggera e complessivamente più elegante di un maschio. Anche dal punto di vista caratteriale possono esserci delle differenze tra i due sessi, in quanto le femmine sono - generalmente - meno irruente nel comportamento rispetto ai maschi, e questo non va considerato come un difetto.
CARATTERE E FITNESS GLOBALE: Il loro carattere è della massima importanza e richiede la più attenta cura. Sono cani molto ostinati e che amano vivere a stretto contatto con il padrone. La “prey drive” è elevata, così come lo sono la durezza e combattività, perché caratteristiche imprescindibili del bagaglio genetico di questi cani, che sono i diretti discendenti di quelli utilizzati nel lavoro in varie epoche storiche (difesa, caccia, ecc). La selezione deve produrre un cane assolutamente equilibrato e insensibile a qualunque sollecitazione psico-fisica durante l'attività lavorativa, con attitudini naturali alla difesa della famiglia di assoluta eccellenza. Uno Staffordshire Italiano, per essere veramente tipico, dovrà anche dimostrarsi adattabile, rustico, resistente alle malattie ed alle condizioni climatiche avverse.
TESTA E CRANIO: Deve essere proporzionata in tutte le sue parti, forte e con uno stop non pronunciato. Gli assi cranio-facciali devono essere divergenti o paralleli. La lunghezza dal tartufo allo stop, deve essere il più possibile uguale che dallo stop all’occipite (rapporto ideale 1:1). I muscoli della guancia sono giustamente sviluppati. Il tartufo deve essere largo e con narici ampie ed aperte e preferibilmente di colore nero, blue nei soggetti di questo colore. Nei soggetti bianchi o pezzati può essere parzialmente depigmentato. Un muso con una canna nasale forte e potente è altamente desiderabile, tanto che l'ideale da ricercare è un muso che appaia pieno per tutta la lunghezza, dalla forma di un “mattone” che si restringe appena verso la sua estremità.
OCCHI: Devono essere inseriti piuttosto profondamente, a forma di mandorla e dall’espressione acuta. Devono essere sufficientemente incassati nel cranio tanto da sembrare piuttosto piccoli che non grandi. Il loro colore (scuro o chiaro) è in relazione al colore del mantello. Gli occhi di diverso colore sono ammessi.
ORECCHIE: Possono essere pendenti, a forma di "rosa", erette o semierette. Le orecchie portate asimmetriche, pur non preferite, non vanno considerate un difetto in un cane nato e selezionato esclusivamente per il lavoro.
BOCCA: Le labbra devono essere stirate e nette, con mascelle forti e muscolose. I denti devono essere giustamente sviluppati, con i canini che si incrociano perfettamente nella presa. La chiusura degli incisivi è normalmente a forbice, anche se non sono rare quelle a tenaglia o a forbice inversa, chiusure che non devono essere motivo di penalizzazione. La mancanza dei premolari e molari in via di regressione nella specie Canis non deve essere considerato un difetto.
COLLO: Pulito e di buona lunghezza, che si allarga gradatamente verso le spalle.
ANTERIORE: Le spalle devono essere asciutte e ben inclinate con l’anteriore profondo ma non molto largo. Gli arti sono forti e dritti, di lunghezza proporzionata ad esso, con i piedi che possono essere girati leggermente verso l’esterno. Gomiti non troppo aderenti al corpo e che lavorino liberi ai fianchi. L'aspetto generale dell'anteriore deve quindi risultare molto "morbido" con i gomiti che appaiono quasi "indipendenti" dal corpo. Nel soggetto perfetto, si deve poter tirare indietro l'arto sino a farlo arrivare sulla schiena, segno questo di anteriore funzionale e ben costruito.
TRONCO: Il torace deve essere sceso fino ai gomiti, senza nessuna traccia di pesantezza. Dorsale forte e dritta. La groppa deve essere leggermente arcuata. Il tronco è di buona lunghezza - almeno il 10% in più dell'altezza al garrese - così da consentire una grande elasticità del cane durante il movimentom ma mai così lungo da dare l'impressione che il cane sia "basso sugli arti". Le costole a forma di "botte" sono un grave difetto, perché ostacolano una corretta respirazione del cane. Il ventre deve essere leggermente retratto.
POSTERIORE: Forte, giustamente muscoloso e con buone angolazioni. I garretti devono essere piuttosto vicini tra loro e paralleli, che diano una grande spinta e che sostengano adeguatamente il peso del cane durante la presa (sostegno meccanico).
PIEDI: I cuscinetti plantari devono essere elastici, forti e di media grandezza. Unghie robuste e resistenti, che consentano una buona “presa” del suolo.
CODA: La coda è di forte ossatura, attaccata bassa, piu larga all'attaccatura e che si assottiglia verso la punta. In riposo è portata bassa e non deve superare in lunghezza la punta del garretto. Durante l'azione il cane la tiene alzata e in continuo movimento.
MOVIMENTO: Il movimento di un buon soggetto è fluido, vigoroso e agile, con risparmio d’energia. L'anteriore non deve mostrare nessun segno di rigidità, per essere in armonia con l'insieme funzionale tipico di uno Staffordshire Italiano. La spinta da parte del posteriore deve essere ben visibile.
MANTELLO: Il mantello è corto e fitto con pelle spessa ed elastica. Un pelo più grezzo, anche se non ricercato non deve essere penalizzato severamente.
COLORE: Nello Staffordshire Italiano bianco: il mantello è bianco puro (preferito) o bianco con macchie sulla testa e/o sul corpo. E' importante che il mantello di colore bianco - sia puro che con piccole macchie sulla testa - sia prodotto in assoluta purezza e con giusta tecnica selettiva, essendo uno dei colori più tipici dello Staffordshire Italiano.
Nello Staffordshire Italiano colorato: il colore deve predominare sulle macchie bianche. Ogni colore è ammesso purchè sia ben definito e selezionato.
TAGLIA E PESO: La taglia - in media - va dai 40 ai 48 cm al garrese, anche se il rispetto di queste misure non deve diventare motivo di penalizzazione in soggetti di particolare valore zootecnico. Il peso è in relazione con la taglia del cane e va giudicato ad “occhio”, perchè la cosa più importante da considerare è la condizione generale del cane e non il suo peso effettivo. Uno Staffordshire Italiano non deve mai essere tenuto grasso, così come si usa fare oggi con i cani da esposizione o compagnia, perché la definizione fisica e muscolare è un segno distintivo dei cani da lavoro, ed anche perchè il sovrappeso è dannoso per la salute e la longevità del cane stesso.
DIFETTI: Tutto ciò che si discosta dai punti sopraelencati va considerato un difetto la cui rilevanza è direttamente proporzionata alla sua gravità in relazione alla sua influenza nell’impedire al cane di svolgere il suo lavoro. Ogni segno di degenerazione morfologica e/o caratteriale, così l’incapacità di condurre una vita sana e naturale vanno considerati come difetto gravissimo.
DIFETTI GRAVI: A livello caratteriale e fisiologico sono difetti: la difficoltà congenita nel partorire naturalmente, l'incapacità ad accoppiarsi senza l’aiuto dell’uomo, la mancanza di rusticità fisiologica, la debolezza fisica e di struttura, una "prey drive" poco sviluppata, una carenza nella combattività, la mancanza del "game" durante il lavoro di difesa, la difficoltà di respirazione e ogni patologia che può influire sulla qualità della vita o delle performance sportive di uno Staffordshire Italiano. La mancanza del tipico temperamento e/o di resistenza fisica sono due difetti che vanno giudicati severamente. L’aggressività ingiustificata verso le persone è un grave difetto. A livello morfologico, i seguenti difetti dovrebbero essere attentamente valutati e considerati a livello riproduttivo: gli arti eccessivamente corti (tipo bassotto), la coda ritorta (tipo show Bulldog), i testicoli non discesi nello scroto, l'eccessivo prognatismo ed enognatismo (quando i canini non si toccano perfettamente), la canna nasale corta (cioè quando la canna nasale ha un rapporto minore di 2:1 con il cranio), lo stop troppo marcato o inesistente, gli occhi globosi e una taglia lontana da quella richiesta dallo standard. Un maschio con tipologia "femminile" deve essere gravemente penalizzato.
