
Sopra: Proud Bandit's Kate, la grande madre dello Staffordshire Italiano e prima SBT a riprodursi in Italia (1991) Sotto: Caligula Tiffa Antonio Inoki uno dei migliori SBT da difesa del mondo: questi due grandi soggetti da lavoro furono importati dall'Olanda da Sandro Maddaloni


Sopra: Milord Byron of Turin
Sotto: sua figlia Maddaloni's Cris of BK, una delle femmine più importanti nella storia dello Staffordshire Italiano e nata dalla prima cucciolata di SBT mai registrata in Italia (1991). Cris fu la mia prima Staffordshire



Sopra: Bull Terrier utilizzato da Maurizio Ceracchi per il lavoro di difesa del conduttore (anni 90)


Sopra: Vise-Grip Rocko (con il collare rosso) & Vise-Grip Twilight, due dei Pit-bulldog presenti nella linea dello Staffordshire Italiano

In alto: Piacentini's Orca, grande working SBT. Sotto una sua discendente: TAG tested BK Pandora White

BREVE STORIA DELLO STAFFORDSHIRE ITALIANO
Le fondamenta genetiche dello Staffordshire Italiano si basano concettualmente e praticamente sull'unione di razze diverse ma che, per certi versi, sono simili tra loro e con medesimi antenati ancestrali: queste razze sono lo Staffordshire Bull, il Pit-bulldog in standard ADBA ed il Bull Terrier. Nella genetica della razza è ora presente (in piccola misura ed in una sola linea) anche del sangue di Jagd Terrier. Certamente, almeno sino a oggi, quella che tra queste ha contribuito in maggior grado alla sua formazione - e si intuisce anche dal nome stesso che abbiamo dato alla razza - è lo Staffordshire Bull Terrier Inglese. A seguire, come importanza genetica, troviamo il Bull Terrier ed Pit-bulldog. Cominciamo allora con il parlare dello Staffordshire Bull Terrier Inglese e di quali delle sue linee siano state utilizzate per la base genetica della varietà Italiana:
Gli Staffordshire Bull Terrier capostipiti del passato (1989 - 2003)
Non è possibile nominare tutti i cani che sono presenti nei pedigree dello Staffordshire Italiano, quindi citerò quelli che, storicamente e geneticamente, hanno avuto in passato, ed hanno ancora oggi attraverso i loro numerosi discendenti, una influenza maggiore nella selezione della razza. Questi cani sono:
Proud Bandit's Kate (Olanda)
Maddaloni's Cris of BK (Italia)
Ceracchi's Orca (Italia)
Piacentini's Orca (Italia)
Milord Byron of Turin (UK)
Caligula Tiffa Antonio Inoki (Olanda)
Josam's Jagged Edge (UK)
"BK" Tyson II (Italia)
"BK" Jenny (Italia)
Maddaloni's Tina (Italia)
Maddaloni's Gipsy (Italia)
Richmax Tango of BK (Sud Africa)
Zestra Lord Rexinor of BK (Sud Africa)
Sylon Fullhouse of BK (Sud Africa)
Chassuki Red Tusker (Sud Africa)
Moosskel Goget Ehm (UK)
Gli Staffordshire Bull Terrier capostipiti dal 2004 al 20015
Questi sono - ad oggi - gli unici Staffordshire Bull Terrier con pedigree FCI utilizzati direttamente per produrre gli Staffordshire Italiani:
Zebra Finch Pedro of BK (Italia)
Eliosunrise Red Light of Hope of BK (Italia)
Mulan of Casutis (Italia)
Giafra Amaranto Old Style (Italia)
Il Bull Terrier nello Staffordshire Italiano dal 1990 al 2016
Come accennato all'inizio di questo articolo, nello Staffordshire Italiano è presente una certa dose di sangue di Bull Terrier proveniente da vecchie linee Tedesche ed Olandesi - soprattutto Von der Alten Veste & Polytelis - linee che negli anni 90 erano molto diffuse nel nostro paese e che producevano ottimi soggetti da lavoro (defesa e caccia). Proprio in quegli anni, è probabile ci sia stata una prima introduzione in una delle linee dello SBT da "lavoro" che formano il patrimonio genetico dello Staffordshire Italiano. Purtroppo, anche conversando direttamente con i diretti interessati, non è stato possibile capire - sia per mancanza di dati ufficiali, sia per i molti "passaggi di proprietari" fatti dai cani dell'epoca, quando questa introduzione sia stata fatta e con che Bull Terrier.
Per correttezza storica mi è sembrato doveroso fare questo accenno, affinchè ogni lettore possa farsi la sua personalissima idea.
Nel 2016 è stato nuovamente inserito del sangue di Bull Terrier che in misura sempre maggiore andrà ad incidere nella selezione dello Staffordshire Italiano. Il Bull Terrier utilizzato è uno stallone bianco (Vinces John Snow) allevato dall'amico Augusto Cesolini e ceduto a due cari amici (Andrea & Thomas Di Francesco) che lo hanno messo a disposizione del progetto. Questo Bull Terrier nasce dallo stallone tigrato Iron Bull Gladiators Ra unito con l'ottima fattrice Bella von Chiorean.
In linea maschile diretta abbiamo quindi il sangue del grande CH Polytelis Silver Convention!
Il capostipite Pit-bulldog di linea Vise-Grip (2009)
Come abbiamo già detto, lo Staffordshire Italiano ha ricevuto un apporto genetico anche da parte di un soggetto di Pit-bulldog in standard ADBA importato dagli USA, direttamente dal famoso Vise-Grip Kennel. Per motivi di riservatezza richiesti dal proprietario del Pit in questione, non possiamo dare delle informazioni precise sul cane, anche se da fonti esterne al nostro club sono trapelate, nonostante l'impegno da parte nostra nel tenere fede all'accordo preso, notizie riguardanti l'identità del soggetto utilizzato: potremmo quindi, a questo punto, rendere nota l'esatta genealogia del cane, ma vogliamo ancora una volta rimanere fedeli al patto verbale che fu fatto, quindi daremo solo delle info generali sulla linea che è presente nei nostri Staffordshire Italiani. Nella loro genealogia figurano molti Pit-bulldog di spicco, soggetti di grandi doti genetiche, di eccellente equilibrio caratteriale e grande abilità lavorativa. Tra questi voglio ricordare, in ordine casuale e non di effettiva vicinanza anagrafica:
GR CH TANT'S YELLOW (6XW) ROM
CH WACCAMAW'S BIG JOHN (3XW) POR
VISE-GRIP'S ROCKO
HOLLINGSWORTH'S MISS TRINX
VISE-GRIP'S RUBY POR
VISE-GRIP'S RUBY SPIKE
VISE-GRIP'S TWILIGHT
I Bull-Cross (50% Pit-bulldog & 50% SBT) capostipiti ed inizialmente registrati all'IKC come "Old Tyme Staffordshire Bulldog"
Questi cross da lavoro sono alla base di grande parte dei nostri soggetti e quindi hanno avuto una certa rilevanza nella formazione dei riproduttori attuali. Tutti questi primi capostipiti sono stati allevati da Daniele Piacentini (che però non ha mai partecipato direttamente al progetto), da chi scrive (Daniele Santoni) e da Cristiano Durante che, per brevissimo periodo, ha collaborato nella gestione dei miei cani. Questi cani sono stati i primi soggetti Registrati IKC, nonchè base genetica dello Staffordshire Italiano moderno:
Piacentini's Malkia of BK (Italia)
Piacentini's Grip (Italia)
BK Cesare (Italia)
BK Panda of Old Powers (Italia)
BK Grip II (Italia)
BK Red Panda at Aedenia
Nasce lo Staffordshire Italiano (2014)
Nel 2014, da alcune positive discussioni avute con Enrico Casucci, nasce l'idea di dare vita ad una nuova selezione mirata alla creazione di cani destinati alla difesa personale ed alla utilità (soprattutto fiuto). Dopo attenta riflessione, e non poca discussione con gli altri allevatori dello SBT in standard IKC (prima ancora registrati come Old Tyme Staffordshire Bulldog), si giunse alla decisione di allontanarsi definitivamente dalla morfologia dello Staffordshire Bull Terrier Inglese, così come dalla selezione dello Staffordshire di tipo "Old Tyme" sino a quel momento attuata per dare così forma a questo nuovo percorso cinofilo: lo Staffordshire Italiano.
Questa idea prende corpo, come detto sopra, nel 2014 da chi scrive e da Enrico Casucci, che però abbandonerà il progetto nel 2017.
A fine 2014 nasce la prima cucciolata ufficiale di Staffordshire Italiano, prodotta cioè sotto i regolamenti del CASI (Club Allevatori Staffordshire Italiano). I suoi allevatori saranno Daniele Santoni ed Enrico Nardin.
E' bene ricordare che questi cani non devono necessariamente essere considerati una "razza" nel senso comune del termine perchè il loro punto di forza è sicuramente l'eterogeneità della tipologia morfologica ed il vigore ibrido, vigore ottenuto miscelando il sangue di varie razze canine.
Conclusione
Posso affermare senza ombra di smentita che gli Staffordshire Italiani che oggi possediamo sono tra i pochi esemplari al mondo ad avere una buona percentuale di sangue originata dai soggetti da lavoro/esposizione allevati in Italia, soprattutto da cani come Proud Bandit's Kate, Maddaloni's Cris of BK & Piacentini's Orca. Alcuni soggetti discendono dal "mitico" Caligula Tiffa Antonio Inoki, uno degli SBT da difesa più duri che il nostro paese possa ricordare. Oltre a questo sangue troviamo ottime linee di sangue delle altre razze impiegate, tutte linee da lavoro e/o esposizione (BT) di ottima selezione.
Vorrei terminare questo mio breve scritto ricordando che la lista dei capostipiti sopra riportata è puramente indicativa, poichè non tutti i soggetti menzionati hanno avuto lo stesso "peso" genetico nella selezione dello Staffordshire Italiano, dato che alcuni di essi sono ora praticamente poco o nulla presenti nei pedigree dei soggetti più tipici e destinati ad essere la nuova generazione di riproduttori.
La conoscenza della nostra storia è importante per capire il presente, perchè è dal presente che si costruisce il futuro, ed il futuro della razza si basa su un programma selettivo di assoluto valore zootecnico che sperò arriverà al traguardo che mi sono personalmente prefissato.
Daniele Santoni
21/05/2017

Sopra: BK Panda of Old Powers con la prima cucciolata ufficiale di Staffordshire Italiani mai registrata (06/12/2014), nati dall'accoppiamento con lo stallone TAG e PUC tested Giafra Amaranto Old Style
Sotto: Zestra Lord Rexinor of BK (nato nel 2003 in Sud Africa) un figlio di Ogusto Billy Boy of Richmax (a sinistra) e che ha prodotto ottimi discendenti utilizzati nel lavoro nonchè capostipiti della razza



A sinistra: La Fanga Kennel Achab (25% Jagd Terrier, 25% SBT, 50% Pitbulldog blood). A destra: una cucciola di Staffordshire Italiano "Bull Terrier blooded" figlia di Vinces John Snow (BT)

